Il Cadavere Squisito

Il Cadavere Squisito è un evento organizzato dalla Tevere Art Gallery e dall’artista e curatrice Virginia Zeqireya.

In questi incontri mensili la galleria vuole proporsi come un foglio bianco sul quale invitare le menti creative più varie, a lasciare un segno. Così come nel gioco surrealista “Le cadavre exquis” gli artisti si riunivano e affidandosi alla casualità, davano vita ad un componimento poetico o figurativo che si collegasse all’inconscio creativo di ognuno; anche la TAG vuole affidarsi al caso e alla coralità.

Invitiamo dunque artisti di qualsiasi provenienza e livello tecnico a portare un segno della loro creatività in galleria, senza alcuna indicazione tematica o discriminazione tecnica, per dar forma ad una esperienza eterogenea e stimolante; ogni mese, per sua natura, diversa.

L’evento vuole dar luce ad una nuova visione dello spazio espositivo, come un luogo dove scultura, pittura, video, fotografia, performance ed installazioni, si possano incontrare senza regole, come pura manifestazione libera dell’estro creativo degli autori. Una galleria in grado di far incontrare gli artisti tra di loro e al pubblico che a sua volta potrà liberamente entrare a far parte dell’evento, con la possibilità di passare una giornata con gli autori e dire la propria sulla mostra!

Gli ospiti avranno infatti la possibilità di esprimere le proprie preferenze votando il migliore artista della collettiva e il miglior lavoro esposto (autore NON deve coincidere). I primi classificati, di entrambe le categorie, verrano pubblicati sul sito della TAG – Tevere Art Gallery.

Exhibition:

Sabato 10 e Domenica 11 Dicembre dalle H. 20.00 alle H 00.00

Sabato 10 Dicembre:

• h. 20.00 Allestimento mostra aperto al pubblico
• h. 21.30 …:
• h. 20.00 – h. 00.00 Drink Bar, Cena…

Domenica 11 Dicembre:

• h. 20.00 Apertura mostra
• h. 21.30 …:
• h. 23.00 
spoglio dei voti e annuncio dell’artista e dell’opera più votati
• h. 20.00 – h. 00.00 Drink Bar, Cena…

Ingresso Gratuito
Tessera TAG – Tevere Art Gallery obbligatoria (gratuita)

Artisti in mostra:

• Daniela Bellofiore
Pietrantonio Bruno
Paola Cacciatore
• Pietrantonio Bruno
• Capasso + De Luca aka Elios & Hames 
• Massimo Centaro
• Domenico Cippitelli
• Gisella Ciullo
• Emanuela De Marinis
• Paola Desideri
• Giovanna Di Giacomo
• Walter Festuccia
• Barbara Gioiello

• Enrico Graziani
• Barbara Lalle e
Antonella Di Maggio

Dario Marcozzi
• Riccardo Masini
• Adriano Necci
• Melita Olmeda
• Re Barbus
• Massimo Ripa
• Fabio Santi
• Mikael Spautz
• Tanitzergh
• Emilie Vas

Esito delle Votazioni del pubblico:

Lo spoglio delle schede © Vera Castellucci

Re Barbus

Artista più votata a “Il Cadavere Squisito #14” sia dagli Artisti in Mostra che dal Pubblico
Opera più votata a “Il Cadavere Squisito #14”
sia dagli Artisti in Mostra che dal Pubblico
10 – 11  Dicembre 2016

Re Barbus è un'artista romana che si forma nella Capitale dapprima frequentando il V Liceo Artistico Statale e poi l’Accademia di Belle Arti dove si laurea nel 1998.

Attualmente è un counselor in formazione presso l’associazione A.D.Y.C.A. di Roma, dove frequenta l’ultimo anno del Master in Counseling Artistico Espressivo e Movimento Relazionale Creativo. Le sue precedenti esperienze formative prevedono:
  • 2011 un Master di I livello in “teatro, foto, video e mediazione artistica” con Oliviero Rossi, presso la Pontificia Università Antonianum di Roma.
  • 2001 un corso breve di sviluppo e stampa in B/N presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma. Nello stesso anno frequenta un corso di Specializzazione all’uso della Multivisione, istituito ai sensi della L.Regionale n.23/92, presso E.N.A.I.P. Lazio.
  • 1993 un corso biennale di fumetto presso la scuola COMICS di Roma.
Lo sfaccettato ed interessante percorso formativo di Re Barbus, l’ha portata ad essere, attualmente, un’insegnante di Discipline Pittoriche presso i licei artistici di Roma; convinta tutt’oggi dell’importanza della pratica artistica: “Credo fermamente nell’importanza dello “stare bene” e nel raggiungimento di questo attraverso l’esperienza artistica”.
Alla tredicesima edizione del Cadavere squisito, Re Barbus ha presentato un collage, tecnica alla quale si sta dedicando in questo momento della sua vita artistica, ritrovandosi in esso, lei stessa dice :” Io sono il risultato di esperienze assai diverse tra loro che mi hanno permesso di ricompormi e ritrovarmi in un’immagine unica. Sono una persona fatta di strappi, di ritagli, di accostamenti, di strati…di parti mancanti ed altre sproporzionate…Io sono il collage di me stessa”.
Per descrivere meglio il processo creativo dietro i suoi lavori complessi e al tempo stesso lineari e leggibili dove tutto è in armonia con il resto seppur ogni cosa provenga da differenti realtà, vorrei citare alla lettera quanto lei stessa dice:
” Attraverso la tecnica del collage, vivo l’esperienza di mettere in scena la mia fiaba interiore mantenendo intatte le difese, senza necessità di raccontare a voce; come un teatro nel quale posso muovere i miei personaggi inventando o raccontando storie che sento la necessità di far emergere. Fermo in un istante il mio sentire ed è un po’ magia e un po’ sorpresa, perché inizio a raccontare per ritrovarmi ad ascoltare.
Parto da uno stimolo esistente mi riconosco in questo, lo aggancio alla mia esperienza interiore e ritagliandolo lo modifico in qualcosa che mi somigli e che parli di me, permettendomi così di far emergere vissuti e fare spazio interiore ad altre esperienze. E’ il sentirmi nel sentire, e viceversa. Si tratta di una relazione viva tra i diversi ritagli, tra le diverse immagini nate con scopi comunicativi differenti, che io stessa chiamo e raduno per raccontare insieme un messaggio condiviso”

– Marusca dove sei? – Opera più Votata 

La tecnica del collage mi permette di mantenere viva la sfida tra la mia “capacità immaginativa” quella di “adattamento” e quella di “trasformazione”, chiamando a raccolta le diverse formazioni artistiche che ho seguito.

Quando scelgo di raccontare un vissuto non è solo nella  fantasia che vado a cercare le figure, i luoghi, gli oggetti da rappresentare; mi guardo intorno e cerco in quello che già esiste, qualcosa che si presti ad interpretare il messaggio che ho bisogno di condividere.

Cerco, adatto, e trasformo figure nate con tutt’altro scopo, cioè quello pubblicitario, e  che seguono perciò altre regole.

Il mio lavoro è quello di ritagliare, de-contestualizzare e ricollocare secondo una personale sensibilità queste figure, alle quali chiedo di raccontare altro all’interno del mio teatro.

Scegliere il ritaglio giusto a volte può essere una attesa che  dura  mesi: ci sono ritagli che si aspettano, altri che si riconoscono subito; ci sono ritagli che si fanno cercare ed altri che mi cercano.

Rimanere ferma sul messaggio, modificando solo la forma attraverso l’adattamento del materiale, è la cosa che al momento mi intriga di più, e il collage mi permette di sperimentare proprio  questo:

“Imparare a dire quello che preme con quello ho a disposizione, mediando tra l’idea che è in mente e il materiale ottenuto… un po' come faccio nella vita”.

Foto inaugurazione: