Patrizia Di Nola
PERDUTI MESTIERI DEL BOSCO: L’ARTE DEI CARVUNÀRI
L’abitudine è più resistente della fede per il popolo georgiano; durante la notte della Lamproba si celebrano i cari defunti nei cimiteri dei villaggi tra le più alte vette del Caucaso. Antichi riti pagani si contaminano con ricorrenze religiose di origine medievale. Gli uomini rassettano le tombe, le donne lavorano alacremente per i pani cultuali. La festa ripropone l’intimo legame che il popolo Svan mantiene con il mondo dei defunti. all’imbrunire i fuochi cominciano a rischiarare la notte ed il gelo diventa meno freddo; le anime dei defunti vengono riscaldate con grandi torce di betulla.
LOST TRADES OF THE WOODS: THE ART OF “CARVUNÀRI”
A discovering journey across a Calabria region that looks frozen in time: rough, simple and rural contexts in which the self-sustaining activities
of this hidden part of the population unveil a disappearing world, one that is still surprisingly integrated with all components of its natural surroundings.
MÉTIERS DE LA FORÊT PERDUE : L’ART DU “CARVUNÀRI”
Un voyage à la découverte d’une région ancienne : la Calabre et ses milieux rudes, simples et ruraux, là où la société la plus méconnue vit d’activités de soutien faisant partie d’un monde désormais presque disparu, mais fortement intégré aux éléments de la nature.
RISCALDARE LE ANIME
L’abitudine è più resistente della fede per il popolo georgiano; durante la notte della Lamproba si celebrano i cari defunti nei cimiteri dei villaggi tra le più alte vette del Caucaso. Antichi riti pagani si contaminano con ricorrenze religiose di origine medievale. Gli uomini rassettano le tombe, le donne lavorano alacremente per i pani cultuali. La festa ripropone l’intimo legame che il popolo Svan mantiene con il mondo dei defunti. all’imbrunire i fuochi cominciano a rischiarare la notte ed il gelo diventa meno freddo; le anime dei defunti vengono riscaldate con grandi torce di betulla.
Warming souls
Habits are more resistant than faith for Georgian people; during the night of the “Lamproba” they honor their beloved ancestors in the cemeteries of the villages among the highest peaks of Caucasus. Ancient pagan rituals have intertwined with religious celebrations of medieval origin. Men set up the graves, while women take care of ritual bread. This renovates the intimate bond connecting the Sven people with the World of the Dead. When the twilight comes, fires begin to softly brighten the darkening sky warming up the cold night. The souls of the dead are warmed up by the tall birch torches.
#1
Villaggio di Ushguli, 2.200 mslm. Persone ed animali si ritrovano nella “piazza” del piccolo villaggio per le celebrazioni religiose; si brucia l’ incenso nelle padelle ricolme e si apparecchiano improvvisate tavole all’aperto, tra la neve; gli uomini fanno la preghiera inginocchiati; le donne, di ogni età, recano le pietanze per la festa e tutto quanto necessario per i brindisi e lo scambio di abbracci; anche gli animali sembrano percepire l’atmosfera di festa. nella foto: una donna anziana si avvicina verso il luogo della festa.
Svaneti, Georgia, Febbraio 2020
#2
Villaggio di Mestia Il villaggio è caratterizzato da un numero elevato di alte torri in pietra di origine medievale: ogni famiglia possedeva una torre in cui rifugiarsi in caso di pericolo (attacchi mongoli, persiani e turchi, ma anche faide famigliari); il villaggio è diviso in diversi quartieri che appartengono alle diverse grandi famiglie; ed ogni quartiere ha il suo piccolo cimitero. Secondo cerimonie che si legano al sincretismo religioso, le famiglie festeggiano la notte della Lamp’roba. La neve ricopre quasi completamente le tombe, poiché l’inverno è freddo tra le più alte vette del Caucaso; fino all’imbrunire gli uomini sono impegnati con le pale per liberare le lapidi dei loro defunti dalla neve e poter poi banchettare durante la notte, al calore dei falò.
Svaneti, Georgia, Febbraio 2020
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