10950 DAYS

L’opera, che unisce la tecnica tradizionale del monotipo e della fotografia digitale, è nata da una riflessione dell’artista sull’utilizzo dei farmaci e l’impatto della malattia sulla sua vita privata e quella dei suoi cari. I colori vivaci usati per colorare i blister sono scelti per trarre in inganno lo spettatore . Dietro ad ogni farmaco, dietro ai numeri, si nasconde il dolore privato che accomuna tutte le famiglie del mondo : ciò che rimane di una lotta, oltre ai ricordi, alle fotografie ed altri oggetti, sono i farmaci inutilizzati, tanto utili a salvare vite e allo stesso tempo tanto odiati. E rimangono anche i blister vuoti, come il vuoto che lascia una persona amata che non c’è più.

Pisa, 2021